Sono sempre stata affascinata dal magico potere dei sensi. Quell’odore che stuzzica le narici e ci rimanda indietro nel tempo a quell’esatto istante in cui per la prima volta abbiamo inalato quella particolare fragranza. O un motivo musicale, un jingle che suona perennemente fra i pensieri che ci materializza in un preciso momento della nostra esistenza.
Poi c’è un livello successivo e più sottile di quello rappresentato dai sensi. Le sensazioni. Quando riesci persino a ricordare come ti sentivi e il perché, voler rifuggire da quella sensazione o volerla invece catturare di nuovo, in maniera forsennata e insana.
Come quella volta che nel pieno della tua adolescenza sei stata messa a nudo da un adulto e ti sei sentita oltraggiata e offesa, come quella volta che ti sei sentita stupida e cieca ma sei comunque andata dritta per quella strada piena di sassi e vicoli bui, come quella volta che ti sei sentita talmente viva che persino il tocco del vento sembrava un violento strattone sulla pelle, come quella volta che ti sei sentita talmente sola da urlare in una stanza piena di gente, ma nessuno poteva sentire. O quella volta che hai tradito te stessa perché non ti sei voluta abbastanza bene da preservarti o quella volta che hai colpito una persona a sangue freddo senza ripensarci due volte, ferendo il suo animo.
Infine c’è il terzo livello. Vivere nel passato, dimenticarsi il presente e non aver una benché minima idea del futuro. Abbandonarsi talmente tanto alla dolce marea dei ricordi da non poter accorgersi che un iceberg di rimpianti e rancori sta per infrangersi contro di noi.
Il passato è il mio miglior nemico. E’ quell’ombra attaccata ai miei piedi, quella grossa sagoma nera che mi insegue passo passo.
E’ quella parte di te che vuoi cancellare, perché non la conosci fino in fondo e soprattutto perché non l’accetti.
Se guardi la tua ombra, però, ti accorgerai ben presto che si muove con te, ha i tuoi stessi ritmi, segue i tuoi solerti comandi. Potresti guidarla tu piuttosto che farti guidare da lei.
Potresti uscire dalla muraglia costruita attorno al passato, correre veloce e non vedere più quell’ombra proiettata sulle pareti della tua prigione, correre così forte da arrivare in un terreno libero e spoglio di recensioni. Allora sì che la vedrai correre sotto i tuoi piedi, insieme a te, ma comunque alla debita distanza, così tanto da renderti conto che stai correndo ed è quello il momento da vivere a pieno.
E che sarà l’orizzonte incontaminato e sconosciuto ad accoglierti.
Related Posts
18 Settembre 2024
Tredici: perché conoscere la storia di Hannah Backer
Tredici: una serie così non l'avevo mai vista. Ho seguito di tutto, dalle serie…
16 Settembre 2024
Karma, questo maledetto sconosciuto
Karma, quante volete ci siamo soffermati a pensare che l’universo era contro di…
[…] avevo già parlato effettivamente, il passato è il mio miglior nemico…ed essendo la mia ombra non posso far finta che non […]