
Un giglio per Amélie
Amélie, abbandonata dal padre all’età di quattro anni, vive con l’eterna paura di mostrarsi al mondo e fidarsi delle persone. La sua intera esistenza è sconvolta dall’incontro con Andrè Bonaldi, artista affascinante e misterioso, grazie al quale scoprirà tante verità sepolte dal tempo e verrà a contatto con il suo destino.
L’amore, la morte, l’arte e l’esoterismo si uniscono sapientemente attraverso gli occhi della protagonista, la quale si troverà ad affrontare un percorso di crescita e consapevolezza fuori dall’ordinario. Una vicenda in cui il bianco e il nero si incontrano, accogliendo nuove sfumature, quasi fossero pennellate di un quadro. Una storia travolgente, dove salvatore e carnefice possono essere la stessa persona e dove la redenzione e la conseguente rinascita sono possibili, ma soltanto attraverso la conoscenza del peccato e della sofferenza.
Autrice
Gaia Ricci nasce a Teramo nel 1991. Ama raccontare storie di ogni genere, sin da quando, ancora giovanissima, le scriveva su agende sparse per tutta la casa. Nel 2010 si trasferisce a Roma per condurre gli studi sul mondo dell’editoria e del giornalismo. Dopo il conseguimento della laurea magistrale presso l’università Sapienza e del tesserino da giornalista, lavora nel mondo della comunicazione digitale come copywriter e social media strategist per diverse realtà del panorama romano. Si è sempre dedicata alla scrittura, per lavoro e non, fondando anche il suo blog personale dal nome Il Giglio e la Spina e la rubrica “A lei per lei” sul giornale online Openmag.
Un giglio per Amélie, edito da Echos edizioni, è il suo primo romanzo.

Dicono su di Amélie
Alcune testimonianze su Amazon.
Ho letto pochi libri che descrivono così bene cosa vuol dire essere adolescente, sentire tutte le emozioni come triplicate, che siano quelle per il primo amore o quelli per un'amicizia che rischia di finire. Il risvolto paranormale ha reso più accattivante la storia di formazione e romantica, volevo tantissimo sapere come andasse a finire e ovviamente non ci avevo indovinato. Consigliato agli adolescenti per ritrovarsi tra le pagine, ma anche per gli adulti che sono legati a quell'età e che magari ancora adesso provano emozioni fortissime, senza aver dimenticato com'era essere diciassettenni.Stefania d c
Una lettura molto piacevole e scorrevole che mi sento di consigliare a chi ama il genere o deve fare un regalo!Clara B
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato, leggero, ricco di sentimenti che affiorano pagina dopo pagina e arrivano al lettore senza che quasi se ne accorga, tanto sono spontanei. Capace di far riflettere sulle mille sfaccettature di cui si può colorare la vita, mai lineare, a volte misteriosa e... "maledetta". Ma comunque da vivere. Consigliatissimo!Cristina P